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2020frPer noi sammarchesi di solito questo è il periodo in cui passeggiando per le vie del nostro paese si percepisce nell’aria l’arrivo della primavera, l’odore della legna appena tagliata, il tonfo de suo accatastamento, il rumore delle motoseghe e delle accettate che la modellano, le voci confuse e gli schiamazzi dei giovani che fino a tarda sera si intrattengono in vari quartieri per realizzare qualcosa di unico che da secoli si ripete e si rinnova: la fracchia.

La diffusione del COVID-19, che ormai vede coinvolto l’intero pianeta, ha richiesto eccezionali misure di prevenzione che hanno stravolto le normali abitudini e la vita sociale dei suoi cittadini. Per la nostra sicurezza dobbiamo stare a casa. Ormai si può uscire solo per esigenze lavorative o per motivi di salute e di necessità.

Tra ansie e prevenzione, i calendari di tutti gli eventi sono stati modificati o cancellati, così anche la Prefettura della Casa Pontificia ha comunicato che i riti della settimana Santa si svolgeranno senza la presenza dei fedeli. Quest’anno, forse per la prima volta nella storia, non si svolgerà nella serata del venerdì Santo la processione della Madonna Addolorata accompagnata dalle fracchie accese.

Un atto di devozione di un intero popolo verso la Vergine Addolorata che ora più che mai racchiude nel suo dolore di Mamma quello di tanti figli che muoiono e soffrono per un male invisibile e silente che colpisce e spaventa.

Anche se quest’anno non possiamo bruciare le fracchie per illuminare la via alla nostra Madonna protettrice, non mancheranno iniziative che, anche se in maniera simbolica, rafforzeranno quel senso di appartenenza ad una comunità che in esse si identifica e nella speranza che le loro fiamme ardino per distruggere la paura, per rinnovare la vita e per scaldarci con il loro calore.

Chiudiamo gli occhi, allora, e anche quest’anno “Il fuoco che unisce e accoglie” ci sarà e la sua luce ci aprirà alla speranza e alla certezza che uniti ce la faremo e torneremo ad abbracciarci.

fracchia cartone#IORESTOACASAEFACCIOLAFRACCHIA. Con questo hashtag si identifica l’iniziativa dell’associazione Le fracchie, con la quale si vuole da una parte sensibilizzare tutti a stare a casa per evitare la diffusione del Covid-19 e dall’altra continuare a promuovere la tradizione più sentita dal popolo sammarchese. Un concorso aperto a tutti, da 0 a 99 anni, a cui si può partecipare dando spazio alla propria creatività riproducendo “la Settimana Santa”, ovvero tutte le manifestazioni e gli eventi legati ai riti pasquali che si svolgono normalmente nella nostra città. Si può partecipare con un semplice disegn,o un quadro, una poesia, un video, una canzone, una fracchia in scala realizzata con qualsiasi materiale disponibile in casa, o con un’altra tua idea originale!

1 CopiaL’Unesco ha tra i suoi obiettivi prioritari l’attuazione di misure atte a favorire la trasmissione del patrimonio culturale fra le generazioni, un'eredità che non è costituita solo di monumenti o collezioni di opere d'arte e oggetti, ma anche e soprattutto di beni immateriali come le tradizioni vive trasmesse dai nostri antenati che devono essere conosciute, amate, custodite e salvaguardate. Questo patrimonio immateriale è fondamentale nel mantenimento della diversità culturale di fronte alla globalizzazione e la sua comprensione aiuta il dialogo interculturale e incoraggia il rispetto reciproco dei diversi modi di vivere.

fracchieLe Fracchie di San Marco in Lamis ottengono il primo posto nella graduatoria predisposta dalla Regione Puglia per i rituali festivi legati al fuoco. Con determina n. 149 del 24 dicembre 2019, il Dirigente della Sezione Turismo, visto il responso della graduatoria, ha assegnato alla manifestazione delle Fracchie il finanziamento di € 24 786,00.
Un risultato ottenuto grazie al lavoro di squadra dell'Amministrazione Comunale e dell'Associazione "Le Fracchie" e che conferma l’importanza e l’unicità della nostra tradizione. Un doveroso ringraziamento alla Commissione esaminatrice, al Consigliere regionale e nostro concittadino Napoleone Cera e alla Giunta Regionale del Presidente Emiliano.
Un risultato che rappresenta solo il primo passo del programma di questa Amministrazione e dell'Associazione Le fracchie per la crescita dell'evento “Pasqua nella città delle fracchie”.

01Ogni 11 gennaio, la città di Castellana Grotte con quasi 100 Fanòve illumina e scalda la notte ricordando il miracolo della liberazione dalla peste avvenuto 329 anni fa, accordato dalla Madonna della Vetrana. Un rito suggestivo e molto sentito dai castellanesi e assai seguito anche dagli abitanti dei comuni viciniori.

Presenti per l’occasione le delegazioni di Novoli e di San Marco in Lamis che con la Regione Puglia si sono incontrate per condividere le emozioni del primo rito pugliese legato al fuoco del 2020: le Fanóve di Castellana Grotte.

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