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Fracchia sammarchesi nel mondoClick here for the English version

Quest’anno, grazie alla preziosa e generosa collaborazione del maestro fracchista Emanuele Malizia e dei suoi collaboratori, il 18 aprile prossimo, il cammino della Madonna Addolorata, durante la processione del Venerdì Santo sera, sarà illuminato anche dalla luce della fracchia tirata dai nostri concittadini emigrati, che ormai arrivano per questo importante appuntamento da ogni dove.
L’iniziativa intrapresa dall’Associazione Le fracchie è dedicata ai Sammarchesi nel mondo, con una fracchia che si pone come una sorta di ponte tra la nostra città e tutti i suoi “figli” che si sono trasferiti altrove, conservando tuttavia nei loro cuori ricordi e affetti legati alla propria terra.
Infatti, la fracchia dei Sammarchesi nel mondo sarà “tirata” insieme a loro, ai devoti compaesani fuorisede che vorranno provare o rinnovare le emozioni dei fracchisti, sentendosi così ancora partecipi e parte attiva della nostra comunità.
Invitiamo dunque i Sammarchesi emigrati, i loro figli e nipoti, a tornare quest’anno a San Marco per partecipare ai riti della Settimana Santa del paese da protagonisti e non da semplici spettatori.
Unico requisito richiesto:

Età maggiore di 15 anni e origini familiari di San Marco in Lamis.
P.S.: In caso di partecipazione di minori, sarà richiesta una liberatoria firmata dai genitori.

Per partecipare, invia una mail con i tuoi dati (nome, età e nazionalità) all’indirizzo Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo..
Sotto, la testimonianza di un Sammarchese nel mondo arrivato da Melbourne per tirare la fracchia nel 2018.

 

fracchie 2023

Mancano oramai poche settimane all’apertura dei riti pasquali e per noi sammarchesi in modo particolare, il richiamo alla propria terra e alle tradizioni è forte e martellante. I riti della settimana santa sono sinonimo di unione e tradizione, ma anche di spiritualità e radici e solo chi vi è nato può comprendere e provare le sensazioni forti generate da tale consuetudine. L’associazione Le Fracchie anche quest'anno vuole offrire alla comunità locale e ai tanti che riempiranno le vie del nostro paese per la processione del venerdì santo, una serie di eventi in linea con gli intenti e gli obiettivi che da sempre intende perseguire, finalizzati alla conoscenza , conservazione e valorizzazione della nostra più bella e antica tradizione, quella delle Fracchie, strettamente legata al culto della Vergine Addolorata.

001Si è svolta ieri sera nei locali della biblioteca comunale la cerimonia di presentazione del libro “ Tra Cultura, Devozione e Valorizzazione del territorio LE FRACCHIE E L’ADDOLORATA: IDENTITÀ DEL POPOLO SAMMARCHESE” scritto dal Dott. Vitantonio Campanale, giovane autore di origini sammarchesi da parte materna, che vive a S.Severo e laureato in Archeologia e beni culturali-Tesi in Antropologia dei Patrimoni. Nel suo libro l’autore ha raccolto esperienze, studi, ricerche e vissuti personali sul legame forte del nostro popolo con la Vergine Addolorata e con il rito delle Fracchie, ad essa strettamente collegato, ormai da secoli.

001Siamo oramai nel clou della settimana santa e con essa ci accingiamo a vivere quelli che sono gli eventi che accompagnano la Passione, Morte e Resurrezione di Gesù e che ogni popolo esprime nelle forme più suggestive e singolari nel rispetto della tradizione e della devozione più cara, sentita e partecipata. La storia di un popolo, insomma che costantemente si rinnova e riprende nuova linfa grazie all’impegno delle nuove generazioni alle quali, con passione e abnegazione, bisogna insegnare e consegnare i valori che tracciano il profilo identitario della comunità di appartenenza, per non dimenticare mai le proprie origini e non spezzare la catena di storia e cultura che ci caratterizza.

Anche quest'anno i ragazzi dell'Istituto Balilla studiano le fracchie, la pandemia non arresta il progetto "Le fracchie, il fuoco che unisce e accoglie".

WhatsApp Image 2021 03 28 at 18.40.51Le nostre giovani generazioni vivono oggigiorno in un tessuto sociale in cui i modelli di riferimento sono spesso instabili e fortemente mutevoli, dove il contenitore conta più del contenuto e l’apparire vale più dell’essere.
In questa realtà, definita “liquida” dal filosofo Z. Bauman per la sua assenza di certezze, il nostro patrimonio di tradizioni ci appare come un punto fermo, la griglia di partenza per un sano percorso di crescita.
Sarà questo il motivo per cui ci mancano così tanto alcune tradizioni come quella delle Fracchie?

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